Il consolidamento della professione medico veterinaria
L'esplosione delle catene di strutture veterinarie è stata il principale fenomeno da monitorare negli ultimi due decenni circa...
Numero 30.3 altro: scientifici
Pubblicato il 10/12/2020
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I cani da lavoro assumono vari ruoli nella società odierna, e il compito del Medico Veterinario sta nel garantire che questi cani raggiungano e mantengano condizioni di salute ottimali, come descrive Tara Edwards.
I cani da lavoro sono ad alto rischio di problematiche ortopediche e lesioni muscoloscheletriche, principalmente a causa delle predisposizioni di razza e delle responsabilità lavorative.
Un programma di allenamento può svolgere un ruolo prezioso per migliorare la forma fisica, potenziare le prestazioni, e ridurre il rischio di futuri infortuni.
Durante il recupero da un infortunio è importante adottare un programma di riabilitazione regolare, per garantire che i tessuti possano resistere alle sollecitazioni del lavoro e ridurre il rischio di recidiva della lesione.
Le valutazioni regolari, sia da parte dei Medici Veterinari che dei conduttori cinofili, possono contribuire a identificare precocemente le anomalie o le lesioni e consentono spesso di effettuare interventi più efficaci.
Nel 2016, abbiamo detto addio all'ultimo cane che aveva contribuito alle operazioni di soccorso di “Ground Zero” (Torri Gemelle) dell'11/9, ed è in momenti come questi che comprendiamo quanto facciamo affidamento su questi eroici cani che ci assistono e proteggono fedelmente. Oggi, i cani da assistenza attivi (o unità K-9) sono spesso usati in attività di ricerca e salvataggio, come cani poliziotto, in operazioni militari e altri aspetti della sicurezza; in Nord America sono impiegati dall’FBI (Federal Bureau of Investigation), dagli uffici di protezione dei confini (Customs and Border Protection), dalle autorità di sicurezza dei trasporti (Transport Security Administration), dal dipartimento della difesa e dalle forze armate canadesi. Il lavoro per questi cani varia enormemente e può includere attività di pattugliamento, inseguimento, identificazione (esplosivi, armi da fuoco, munizioni, narcotici e cadaveri), arresto di ricercati, nonché ricerca e salvataggio in caso di individui scomparsi o eventi che vedono coinvolte molte vittime (Figura 1). I cani da assistenza sono membri preziosi di un gruppo più ampio, e svolgono un ruolo incredibilmente importante nel proteggere e promuovere la sicurezza umana. I loro compiti quotidiani e le loro capacità di lavorare in scenari ad alto rischio ci lasciano come obiettivo primario dell'assistenza sanitaria veterinaria preventiva garantire la loro sicurezza, evitare loro infortuni e migliorare la loro longevità professionale.
I cani da lavoro possono presentare diverse conformazioni e taglie, e alcune razze (data proprio la loro conformazione) sono più adatte a svolgere determinati compiti. Le razze da lavoro più comuni sono, tra le altre, Pastore tedesco, Pastore belga Malinois (Figura 2), Labrador retriever, Rottweiler e Beagle. Le malattie ortopediche ereditarie come ad esempio displasia del gomito, displasia dell'anca, degenerazione del disco intervertebrale, lussazione rotulea, e malattia del legamento crociato anteriore, possono colpire soprattutto queste razze 1. Uno studio ha esaminato la prevalenza di patologie muscoloscheletriche in cani da lavoro rilevando che il 41% di questi animali aveva una malattia ortopedica sottostante significativa 2.
Sono stati osservati anche altri rischi. I cani di stanza in aree oggetto di disastri spesso rischiano la morte per malattie come ad esempio disidratazione e disturbi gastrointestinali, mentre i cani da ricerca e salvataggio subiscono spesso lesioni superficiali (ad es. ferite, abrasioni e danni a zampe, cuscinetti e unghie) a causa dei pericoli ambientali 3 4 (Figura 3). I cani da lavoro militari e delle forze dell'ordine sono soggetti a disagio emotivo e possibili lesioni a seguito di catastrofi o ferite d'arma da fuoco, per le esigenze associate ai loro compiti.
Le persone che lavorano con i cani da assistenza devono essere in grado, non solo di praticare manovre di emergenza, ma anche di affrontare numerosi altri problemi. Oltre ad eventuali patologie ortopediche sottostanti, l'apparato muscoloscheletrico è coinvolto in fino al 14% delle lesioni non correlate a scontri violenti nei cani da assistenza 5 e queste lesioni possono avere un ulteriore impatto su longevità professionale e prestazioni del cane. Ad esempio, studi retrospettivi sui conduttori cinofili di agility hanno rilevato che circa il 30% dei loro cani ha subito almeno un infortunio sportivo in competizione 6 7 e che le lesioni documentate sono dovute al contatto inappropriato con gli oggetti, come pure a movimenti incontrollati come ad esempio rotazioni, torsioni, scivolamenti, e cadute. Molte di queste lesioni erano a carico dei tessuti molli, per lo più la spalla, il dorso e il collo, e si ipotizza che molte di esse siano probabilmente il risultato di un lavoro eccessivo, cronico e ripetitivo. Ci si aspetta che i cani da lavoro si muovano in ambienti imprevedibili, con terreno discontinuo e ostacoli variabili, ad alta velocità, per cui è prevedibile che possano subire lesioni simili ai cani da agility, a causa dell'uso cronico eccessivo. Nei cani da assistenza sono state individuate alcune lesioni e condizioni comuni.
Data la necessità di compiere salti, le articolazioni carpali e delle spalle sono soggette a forze di impatto. Le lesioni da iperestensione del carpo sono di solito traumatiche e conseguenza di salti dall'alto o di compiti svolti su terreni irregolari. Il carpo è una struttura complessa in cui la stabilità è data da elementi di supporto come legamenti, tendini e fibrocartilagine palmare, e un salto ripetitivo potrebbe aumentare sensibilmente il rischio di degenerazione di queste strutture di sostegno. Potrebbe quindi essere molto utile evitare che questi cani escano saltando dai veicoli, ad esempio.
È una patologia a carico dei tessuti molli che provoca una zoppia biomeccanica che coinvolge gli arti posteriori. I cani da pastore attivi sembrano essere i più soggetti a questa patologia. La letteratura riporta che il 90% dei cani colpiti è di razza Pastore tedesco o Pastore belga: di questi, circa il 40% è impiegato attivamente in compiti di protezione 8. Questa patologia provoca la sostituzione del tessuto muscolare normale con tessuto connettivo fibroso, non elastico, e colpisce per lo più i muscoli gracile e semitendinoso, che infatti presentano caratteristiche simili (Riquadro 1). Il risultato è un accorciamento funzionale dei muscoli colpiti e una zoppia meccanica dovuta all'incapacità di estendere l'articolazione del ginocchio. Microtraumi cronici, ripetuti e di basso grado a carico delle fibre muscolari sono alla base di questo processo fibrotico, dovuti ad una attività eccessiva e ad alto impatto. La strategia di trattamento o di intervento più efficace è attualmente sconosciuta, ma la possibilità che questo disturbo sia legato a lesioni muscolari ripetute suggerisce che un programma di stretching mirato possa essere utile a ridurne la prevalenza. Regolari valutazioni miofasciali possono anche favorire un’identificazione precoce e, forse, interventi futuri più efficaci.
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Vi è una tendenza preoccupante allo sviluppo di stenosi lombosacrali degenerative nei cani militari da lavoro, con impatto negativo non solo sulla longevità professionale, ma anche sulla qualità e durata della vita. Uno studio ha esaminato le cartelle cliniche di 927 cani militari da lavoro scoprendo che l’artropatia degenerativa (19,2%) e il dolore spinale/malattia della cauda equina (15,6%) erano cause comuni di eutanasia 9, mentre un altro studio ha segnalato che il 30% dei cani militari soffriva di patologie spinali, causa comune per il ritiro dal servizio 10. Lo sforzo legato all'attività fisica e le peculiarità strutturali associate alla razza possono favorire la comparsa di alterazioni nella regione lombosacrale e causare stenosi lombosacrale degenerativa, fattori che possono contribuire ad alterare la biomeccanica, come pure a causare dolore neuropatico e disfunzione neurologica 11 (Figura 4).
Un punto focale importante nell'atletica canina e nella medicina sportiva veterinaria è stato il concetto di prevenzione degli infortuni. Evitare problemi nei cani da lavoro è importante, poiché gli infortuni incidono in ultima analisi sulle prestazioni dell'animale e i cani possono essere costretti al ritiro anticipato dal servizio. Molti cani sono stati selezionati perché hanno una conformazione e caratteristiche comportamentali ottimali per svolgere i loro compiti con efficacia ed efficienza. Il nostro ruolo consiste nel migliorare le loro capacità prestazionali e farli lavorare senza subire infortuni, allenandone la forma fisica.
Tara R. Edwards
Una buona intesa richiede che siano in forma entrambi i soggetti ai capi del guinzaglio, e un programma di allenamento determina molti vantaggi, tra cui favorire prestazioni elevate, ridurre il rischio di infortuni e migliorare il recupero dopo un infortunio. Tale programma dovrebbe puntare alle esigenze di ogni singolo cane e al suo ruolo professionale, poiché compiti diversi possono produrre sollecitazioni fisiche e stress corporei differenti. Storicamente, l’allenamento appropriato dei cani da lavoro era una sfida a causa della necessità di ottimizzarne i tempi, ma per ottenere longevità e durata in servizio, l’allenamento complessivo di un cane deve superare la sua determinazione. Idealmente, tale allenamento deve essere considerato un'attività aggiuntiva, oltre alla regolare educazione su competenze e compiti legati alla professione.
Un programma di allenamento per animali che richiedano maggiore resistenza deve concentrarsi sulla massimizzazione dell'utilizzo dell'ossigeno, mentre un programma per animali che richiedano l'uso della forza deve concentrarsi sull'aumento di potenza e accelerazione. Un livello elevato di resistenza è importante per i cani coinvolti in attività prolungate nel tempo (come ad esempio l'inseguimento), mentre la forza è importante per animali coinvolti in attività di breve durata ma ad alta intensità 12. I cani da assistenza sono atleti unici che richiedono una combinazione di allenamento aerobico e anaerobico, così da migliorare forza e resistenza. L'obiettivo principale di un programma di allenamento è massimizzare la forma fisica del cane e migliorare sia l'apparato cardiovascolare che quello muscoloscheletrico. Il programma dovrebbe essere modulato con un aumento graduale in durata, frequenza e intensità degli esercizi, per consentire all'apparato cardiovascolare e muscoloscheletrico di adattarsi. Un programma di allenamento ideale comprende esercizi di resistenza, rafforzamento muscolare, equilibrio e forza del tronco, propriocezione, stretching, riscaldamento e rilassamento.
Tara R. Edwards
Il miglioramento della resistenza del cane da lavoro permette di massimizzare le prestazioni e minimizzare la fatica. Gli esercizi che aumentano la frequenza cardiaca e respiratoria puntano allo sviluppo della resistenza; esempi di attività di resistenza includono nuoto e corsa leggera su lunghe distanze. L'andatura preferibile quando si lavora in campo sull'allenamento di resistenza è il trotto, un'andatura simmetrica a 2 tempi che permette di esercitare allo stesso modo entrambi i lati del corpo rispetto al galoppo o al canter. Aumentare la lunghezza o l'entità dell'allenamento non è sempre la soluzione per migliorare la resistenza; negli atleti umani di resistenza molto allenati si è visto che il miglioramento delle prestazioni può essere ottenuto solo intervallando attività ad alta intensità. In altre parole, per i fondisti si utilizza un programma che combina corsa veloce e allenamento di resistenza 13.
La mancanza di allenamento può causare scarsa resistenza, problemi di affaticamento e/o stanchezza per surriscaldamento. La prevenzione del surriscaldamento è una delle preoccupazioni principali nei cani da lavoro in ambiente caldo o umido, e l'allenamento di resistenza stimola il corpo a rispondere con maggiore efficienza. I conduttori cinofili non possono avere il controllo della temperatura ambientale, ma la forma fisica del singolo cane influisce sulla sua termoregolazione e temperatura corporea interna. La mancanza di allenamento provoca aumento della temperatura corporea, respirazione affannosa e a bocca aperta, che finiscono per influenzare l'olfatto e le capacità di rilevamento degli odori. Anche alcuni medicinali, come ad esempio il metronidazolo, possono avere un impatto sull’olfatto e vanno evitati o usati con cautela nei cani coinvolti in compiti di identificazione degli odori 14.
Per rafforzamento muscolare nell'uomo s'intende spesso l'allenamento di resistenza con i pesi o l'allenamento di potenza, che include una combinazione di forza e velocità (la cosiddetta pliometrica). Nei cani atleti, il rafforzamento muscolare consiste nel far muovere il cane su brevi distanze sfruttando il suo stesso peso corporeo. Le attrezzature per agility sono eccellenti per il rafforzamento muscolare, poiché richiedono ai cani di passare sopra, sotto e attraverso gli ostacoli. Gli elementi dell'attrezzatura come i tunnel costringono i cani a spostare il corpo più vicino a terra e mettono alla prova i gruppi muscolari delle spalle, compresi bicipiti, tricipiti e pettorali. Gli elementi per i percorsi a ostacoli come ad esempio passerella, palizzata, scalette, slalom, come pure muri e barriere sono ottimali per gli arti posteriori e la muscolatura paraspinale (Figura 5).
I muscoli addominali e paraspinali nel cane svolgono un ruolo importante nella stabilizzazione del corpo durante il movimento. Il miglioramento della forza in questi potenti muscoli aumenta la funzionalità e la capacità di eseguire movimenti agili. Il tipo di movimenti eseguiti dai cani da lavoro comporta una quantità significativa di sollecitazioni sul dorso, e senza la forza addominale la schiena non è adeguatamente sostenuta e può subire lesioni dovute alla forza rotativa e alle attività ad alto impatto (Figura 6). È dimostrato che i cani con stenosi lombosacrale degenerativa presentano atrofia muscolare paraspinale, un comune riscontro anche nell'uomo con dolore lombare cronico 15. Il lavoro sulla forza addominale è prezioso quando si gestiscono razze predisposte patologie spinali, e sono attualmente in corso studi per determinare quale ruolo possa avere un programma di allenamento dei muscoli paraspinali in cani con dolore lombosacrale lieve o moderato. Molti esercizi eseguiti su attrezzature gonfiabili si concentrano sull'equilibrio e favoriscono lo sviluppo della forza addominale (Figura 7).
Per propriocezione s'intende il concetto di consapevolezza spaziale, cioè la capacità del corpo di percepire il movimento e riconoscere la posizione degli arti e delle articolazioni nello spazio. La propriocezione è necessaria per le attività di tutti i giorni, ma è ancora più critica per l'esecuzione dei movimenti sportivi coordinati e complessi. Il sistema propriocettivo è costituito da nervi selezionati che trasmettono le informazioni, e questo sistema può essere messo alla prova con l'allenamento, che può avere un impatto positivo sulla coordinazione, l'agilità, la stabilità e l'equilibrio, oltre a ridurre il rischio di infortuni. Arricchire l'ambiente di allenamento lavorando su una varietà di terreni, attrezzature gonfiabili, cavalletti, e attrezzature da agility o percorsi a ostacoli è un modo semplice per mettere alla prova la consapevolezza spaziale di un cane.
Lo stretching consiste nell'applicare una piccola tensione su un muscolo ed è efficace per aumentare non solo la flessibilità muscolare ma anche la mobilità articolare. Oltre a minimizzare le lesioni muscolari, un programma di stretching regolare nell'uomo può aumentare la forza e la velocità delle contrazioni muscolari, con conseguente aumento della potenza muscolare. Negli studi condotti sull'uomo manca tuttavia consenso sull'uso dello stretching "pre-evento" per ridurre il rischio di lesioni. Si pensa che lo stretching eseguito subito prima di un evento possa ridurre le prestazioni muscolari poiché diminuisce la velocità e la forza delle contrazioni muscolari 16. Il vantaggio principale derivante dal miglioramento della flessibilità muscolare è ridurre il rischio di microlacerazioni. Nelle razze ad alto rischio per lo sviluppo di miopatia fibrotica può essere utile avviare un programma di stretching regolare per il tendine del ginocchio (Figura 8a) (Figura 8b) (Figura 8c). I massimi guadagni in termini di flessibilità si ottengono utilizzando regolarmente lo stretching nel tempo. Idealmente, una routine di stretching dovrebbe essere eseguita su muscoli già caldi, poiché l'estensibilità e la cedevolezza dei tessuti sono maggiori. Nei cani atleti, si dovrebbe considerare un programma di stretching a giorni alterni per i muscoli che contribuiscono a fornire le rapide esplosioni di potenza.
Una sessione di riscaldamento attivo comporta un aumento della temperatura muscolare e garantisce un apporto di ossigeno adeguato ai muscoli. Questo gli permette di contrarsi con maggiore potenza e migliora l'estensibilità muscolare, riducendo così il rischio di infortuni. I muscoli che lavorano ricevono una porzione maggiore di flusso sanguigno, cosa che può contribuire a rimuovere l'acido lattico, un comune sottoprodotto delle contrazioni muscolari che può avere un ruolo nell'affaticamento. Un semplice riscaldamento di 5-10 minuti, composto da attività a basso impatto, come ad esempio camminata o corsa lenta, può contribuire a preparare i muscoli del cane per il successivo allenamento e le sfide professionali. Idealmente, quando il tempo lo permette, il riscaldamento prima degli esercizi, dell’allenamento, o delle attività professionali, contribuisce a migliorare le prestazioni e prevenire gli infortuni 17. La durata del riscaldamento dovrebbe essere regolata in base alla temperatura dell'ambiente (cioè, riscaldamenti più lunghi con tempo più freddo e più corti con tempo caldo/umido) 18.
Il periodo di rilassamento può essere importante quanto l'esercizio fisico iniziale o l'attività svolta. L'obiettivo principale è riportare lentamente alla normalità la frequenza respiratoria, la frequenza cardiaca e la temperatura corporea. Come notato sopra, l'acido lattico è un prodotto finale comune delle contrazioni muscolari vigorose e può causare una riduzione del pH, affaticamento muscolare e disagio. Il rilassamento per un periodo di 5-10 minuti con corsa leggera seguita da camminata permette la ridistribuzione dell'apporto ematico e può contribuire a rimuovere i sottoprodotti metabolici in eccesso. Questa routine di rilassamento offre inoltre ai cani molto determinati l'opportunità di scaricarsi emotivamente prima di tornare nel box o rientrare nel veicolo.
Gli infortuni sono inevitabili, data la natura del lavoro richiesto ai cani. Le lesioni muscolari sono estremamente comuni, sia negli atleti umani che nei cani atleti e possono essere di natura acuta o cronica. Possono derivare da scarsa flessibilità, riscaldamento inadeguato, affaticamento, contrazioni energiche improvvise, squilibri delle forze, e sovrallenamento. Le lesioni muscolari acute sono conseguenza della lacerazione improvvisa delle fibre muscolari, mentre le lesioni croniche derivano dall'accumulo di lacerazioni minori che non sono mai guarite in modo appropriato a causa dell'uso eccessivo costante (Figura 9).
La riabilitazione è uno standard di cura appropriato nella gestione di qualsiasi patologia ortopedica o lesione muscoloscheletrica sottostante, e serve a favorire la guarigione, minimizzare il rischio di recidiva, e stimolare il ritorno al lavoro in un cane da lavoro. La maggior parte dei tessuti attraversa fasi di guarigione comuni: infiammazione, riparazione, e maturazione. È durante la fase di riparazione che la riabilitazione può guidare la guarigione per massimizzare la forza tissutale (Figura 10). Le fasi tipiche della riabilitazione includono una fase acuta, una fase intermedia, una fase di rafforzamento avanzato, e un ritorno all'attività sportiva o all'allenamento lavoro-specifico. Le capacità propriocettive sono spesso carenti dopo un infortunio e possono produrre sottili alterazioni nel controllo muscolare. Migliorare la propriocezione attraverso esercizi specifici può contribuire a ripristinare un livello competitivo.
Durante qualsiasi patologia prolungata o dopo una chirurgia addominale (ad es. dilatazione gastrica/volvolo, rimozione di corpo estraneo, splenectomia), è importante riconoscere che il corpo subisce uno stato di parziale perdita dell’allenamento. Quando sono in atto restrizioni all'esercizio fisico, c'è una perdita sia dell’allenamento cardiovascolare, sia dell'integrità muscoloscheletrica. Un programma di riabilitazione strutturato si concentra sul concetto di ritorno graduale all'attività, per garantire che il cane sia fisicamente pronto, a prescindere dalla sua determinazione mentale a riprendere il lavoro.
Uno screening completo per garantire una base ortopedica solida ed esami muscoloscheletrici regolari, chiamati anche test di medicina sportiva per cani da lavoro favoriscono l'identificazione precoce di problemi muscoloscheletrici (Riquadro 2) (Figura 11). Queste patologie possono predisporre a problemi di prestazioni dovuti al dolore o alla progressione precoce di un processo patologico dovuta al logorio eccessivo.
La combinazione di determinazione e adrenalina nei cani da lavoro maschera spesso i primi segni di una lesione. Le lesioni lievi possono essere una sfida, poiché producono alterazioni tissutali minime all'esame obiettivo. Nel paziente umano con forme lievi di distorsione, la descrizione del fastidio è spesso il fattore chiave nella diagnosi. È importante che i conduttori cinofili eseguano regolarmente una rapida "valutazione in 5 minuti" dei loro cani dopo turni di lavoro estenuanti (Riquadro 3). La palpazione regolare permette di sviluppare una migliore comprensione della "normalità" del proprio cane, ed aumentare le possibilità di identificare un'alterazione iniziale (Figura 12). La capacità di identificare una lesione nelle sue fasi iniziali è inestimabile, sia per l'efficacia dell'intervento, sia per evitare che progredisca o degeneri in una condizione più cronica, tale da compromettere le prestazioni.
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La promozione di una forma fisica ideale nei cani da lavoro è fondamentale, sia per la salute articolare a lungo termine, sia per le loro prestazioni complessive. I cani in forma possono svolgere meglio il loro lavoro, mentre il sovrappeso contribuisce alle difficoltà di termoregolazione e influisce negativamente sull'identificazione degli odori. All'aumentare del BCS, aumenta la forza di taglio sulle articolazioni, come pure la predisposizione agli infortuni. L'obesità aumenta non solo l'insorgenza, ma anche la gravità dell'osteoartrosi. Spesso si afferma che il 20% dei cani adulti sia affetto da osteoartrosi, ma un recente studio ha rivelato una prevalenza del 37% nei cani di età superiore a un anno 19. Il numero di cani in sovrappeso è in rapido aumento ed evidenze scientifiche suggeriscono un'associazione tra durata della vita e BCS 20; è stato dimostrato che i cani alimentati con una dieta ipocalorica sviluppano osteoartrosi in una fase più avanzata e hanno un'aspettativa di vita più lunga rispetto ai cani alimentati con una dieta ad libitum 21 22 23 24.
L'artrite è la causa numero uno di dolore negli animali da compagnia, e il dolore può ostacolare direttamente le prestazioni in cani atleti e da lavoro. Date le loro esigenze professionali, questi ultimi corrono un rischio maggiore di logorio articolare. L'artropatia degenerativa altera i movimenti, traducendosi in una sovracompensazione da parte di altre articolazioni e muscoli. Queste alterazioni possono causare affaticamento muscolare e aumentano la predisposizione agli infortuni. Concentrarsi su prevenzione e identificazione precoce dell'artrite e attuare un programma multimodale per l'artrite (Riquadro 4) è fondamentale per prolungare la vita professionale dei cani da lavoro.
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Va inoltre sottolineato che la nutrizione svolge un ruolo significativo, non solo nel fornire una fonte di energia appropriata, ma anche nel mitigare il rischio e la progressione della malattia. Esiste un'ampia varietà di integratori alimentari e alimenti che hanno come obiettivo primario sostenere la salute articolare a lungo termine. In un programma multimodale per l'artrite, è comune l'uso di agenti condroprotettori per rallentare la progressione dell'osteoartrosi. I prodotti più comuni includono, tra gli altri, acidi grassi omega 3 ottenuti da oli di pesce (EPA e DHA), estratti insaponificabili degli oli di soia e avocado (ASU), curcumina, estratto di tè verde, estratto di cozze verdi, glucosamina e condroitinsolfato.
L'assistenza sanitaria preventiva ha fatto molta strada per quanto riguarda la visita clinica, l'odontoiatria, gli screening di laboratorio, la nutrizione, il controllo dei parassiti e le vaccinazioni nei cani da lavoro. Il campo emergente della medicina sportiva si concentra sulle modalità per migliorare la forma fisica di questi animali e promuoverne la longevità professionale, aspetti che favoriscono in ultima analisi il legame tra conduttori cinofili e cani da lavoro; grazie a una solida base di conoscenze, il Medico Veterinario può svolgere un ruolo essenziale attuando le strategie appropriate a massimizzare la prevenzione degli infortuni.
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Tara R. Edwards
La Dr.ssa Edwards ha conseguito la laurea al Western College of Veterinary Medicine nel 2002, quindi ha ottenuto la specializzazione in Fisioterapia della riabilitazione canina (CCRT) nel 2006. Attualmente lavora in una struttura privata che si occupa di riabilitazione e agopuntura, e le sue aree di interesse includono il miglioramento della qualità di cura in geriatria e gestione del dolore, e l'ortotica veterinaria; ha una certificazione in gestione del dolore in medicina veterinaria (CVPP) della Scuola Internazionale di Gestione del Dolore in Medicina Veterinaria. Scopri di più
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