Istruire i pet owner sulla salute orale
Informare i pet owner sulle opzioni migliori per conservare la salute orale dei loro cani e gatti può e dev’essere una priorità assoluta in ogni clinica per piccoli animali.
Pubblicato il 24/01/2025
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La riabilitazione fisica svolge un ruolo cruciale nella guarigione dei pazienti con patologie ortopediche, neurologiche e geriatriche. Questo articolo esamina i vari aspetti di un piano di riabilitazione di impatto, evidenziando al contempo il ruolo che i tecnici veterinari possono svolgere nel percorso e nel benessere del paziente.
I tecnici veterinari possono svolgere un ruolo fondamentale nella gestione di animali con condizioni neurologiche ortopediche, e in quella degli animali anziani.
La massoterapia è un fattore integrante di ogni approccio multimodale alla gestione del dolore e all’aumento della mobilità.
Gli esercizi sono parte essenziale di un programma di riabilitazione che può essere eseguito a casa, focalizzandosi su quelle opzioni efficaci che richiedono un’attrezzatura minima.
Per ottenere un esito ottimale, ogni paziente in riabilitazione richiede un programma nutrizionale adeguato, allineato alle esigenze individuali.
In medicina umana, la fisioterapia si è dimostrata una parte efficace di molti programmi di riabilitazione dopo infortuni e condizioni croniche. Lo stesso vale nel campo veterinario, dove è giustificato affrontare le condizioni ortopediche e neurologiche con un approccio di riabilitazione personalizzato, e questo ha acquisito una popolarità crescente negli ultimi anni. I benefici della terapia fisica sono vasti e comprendono il ripristino della mobilità e la gestione del dolore correlato alle malattie croniche 1. Molte modalità utilizzate nel campo della riabilitazione sono progettate per alleviare il dolore, aumentare il flusso ematico, ridurre il gonfiore e altro ancora. È raccomandabile che la riabilitazione fisica venga effettuata da un Medico Veterinario specializzato e laddove le normative locali lo consentano, può essere coadiuvata da un da un tecnico veterinario certificato, con esperienza nella riabilitazione fisica veterinaria, oppure da un fisioterapista abilitato con formazione in anatomia e fisiologia degli animali. Se la riabilitazione fisica viene intrapresa da personale non veterinario, deve essere eseguita sotto la supervisione del Medico Veterinario abilitato curante, o del Medico Veterinario specialista cui è stato rinviato il caso 2.
La massoterapia è una tecnica semplice ma efficace per rafforzare il legame tra i pet owner e i loro animali. È caratterizzata dalla manipolazione terapeutica dei tessuti molli, con conseguenti impatti meccanici, fisiologici e psicologici positivi 3. Il massaggio può essere utile per un cane che soffre di osteoartrite, un paziente nel periodo postoperatorio dopo una chirurgia ortopedica, per un cane non deambulante e così via: l’obiettivo generale è aumentare la mobilità, migliorare la gamma di movimenti (ROM) e ridurre la rigidità. La letteratura elenca molte tecniche e qui ne verranno illustrate tre: compressione, terapia dei punti trigger e massaggio a frizione. Si raccomanda di iniziare ogni sessione di massaggio con quello che viene chiamato effleurage; questa tecnica prevede l’applicazione di carezze leggere sulla zona interessata per stimolare il flusso ematico, consentendo al paziente di rilassarsi e abituarsi al tocco 2.
Durante l’esecuzione dell’effleurage, si appoggia la mano su un muscolo e si esercita una pressione per 10-15 secondi, poi si passa a un altro effleurage e quindi un’altra compressione (Figura 1). Questa tecnica fa sì che il cane si rilassi prima della successiva manipolazione. Il beneficio di questa tecnica è aumentare la mobilità e la flessibilità dei tessuti, favorendo al contempo il flusso linfatico 2,4.
Figura 1. Tecnica di massaggio a compressione che prevede l’applicazione di una pressione su un muscolo.
© Cynthia Mercier
Nella fase iniziale del massaggio si potrebbero osservare dei punti trigger correlati allo spasmo. Di solito questi si sviluppano a causa dell’accumulo di acido lattico che irrita il nervo motorio 4. Immaginate di ricevere un massaggio: il terapista tocca un nodo nel muscolo trapezio e il vostro corpo reagisce naturalmente al tocco; questi nodi possono essere gestiti e valutati con la terapia dei punti trigger. Applicare una pressione per 10-15 secondi, seguita da un effleurage, quindi riapplicare la pressione e così via. Il vantaggio di questa tecnica è che aumenta il flusso ematico e rilassa il muscolo interessato (Figura 2).
Figura 2. Terapia dei punti trigger che comporta l’applicazione di una pressione prolungata sui punti trigger miofasciali come trattamento meccanico, al fine di disattivare tali punti.
© Cynthia Mercier
Il massaggio a frizione (o trasversale) è stato sviluppato dal Dr. James Cyriax, un chirurgo ortopedico umano rinomato. Questo metodo di massaggio si concentra sui componenti dei tessuti molli di legamenti, tendini e muscoli, al fine di preservare la mobilità e scoraggiare la formazione di aderenze cicatriziali 5. Mentre si applica la pressione sulla zona trattata, si eseguono piccoli movimenti rotatori con il pollice o la punta delle dita, con un angolo di 90 gradi rispetto alle fibre muscolari 2,4 (Figura 3). Una delle differenze tra il massaggio a frizione standard e quello a frizione profonda è che quest’ultima favorisce l’iperemia spontanea 2.
Quando si esegue un massaggio su un cane, la postura del tecnico veterinario è importante tanto quanto la posizione del cane. Per garantire il comfort sia del cane che del professionista, è necessario collocare il cane in modo confortevole, solitamente in decubito laterale, in una sala tranquilla, su un tavolo o una superficie adattabile. Il materiale necessario include (tra l’altro) un tappetino antiscivolo, un tavolo livellante e alcune coperte.
Figura 3. Massaggio a frizione, in cui la pressione viene esercitata perpendicolarmente alla direzione delle fibre muscolari, utilizzando l’indice e il medio inclinati con un angolo di 90 gradi.
© Cynthia Mercier
Per garantire un programma di riabilitazione completo e ben coordinato è essenziale la collaborazione con il team di riabilitazione e il Medico Veterinario curante. Partecipando attivamente agli esercizi a casa, i pet owner possono contribuire in modo significativo al successo complessivo del programma. L’instaurazione di canali di comunicazione aperti tra tecnico veterinario e pet owner incoraggia le domande e fornisce una piattaforma per un supporto continuo, poiché è importante che il proprietario si senta a suo agio nel chiedere indicazioni o chiarimenti. Gli esercizi scelti dipendono dal paziente e dalla sua anamnesi, poiché esistono due tipi di esercizi: passivi e attivi. La durata e la ripetitività di ogni esercizio devono essere adattate a ogni paziente.
In molti casi, ad esempio nell’osteoartrite, nel periodo postoperatorio di una chirurgia ortopedica, dopo una lesione o nei pazienti anziani, è importante allenare i movimenti articolari. L’obiettivo è aumentare la flessibilità, stimolare la vascolarizzazione e la guarigione. Per gamma di movimenti passiva (PROM) si intende un movimento eseguito in assenza di contrazione muscolare 2 e la tecnica viene utilizzata quando il cane non è in grado di eseguire il movimento da solo. Ci sono due componenti: flessione/estensione (Figura 4) e un movimento a bicicletta. Se l’animale mostra in qualsiasi momento segni di dolore, come riluttanza a partecipare o qualsiasi altro segno di sofferenza, è fondamentale interrompere immediatamente l’esercizio. Il dolore è un indicatore che l’attività in corso potrebbe essere troppo faticosa o inappropriata per le condizioni attuali del pet; si raccomanda quindi di far sì che tutto il team veterinario ne sia consapevole, al fine di valutare la situazione e, se necessario, adattare il programma di riabilitazione o fornire ulteriori strategie di gestione del dolore.
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Figura 4. Si sostiene l’omero e allo stesso tempo si estende delicatamente l’articolazione del gomito (a) per poi flettere delicatamente l’articolazione del gomito e del carpo (b).
© Cynthia Mercie
Dopo il periodo di guarigione iniziale che segue qualsiasi episodio traumatico (inclusa la chirurgia), la priorità è controllare il dolore, gestire l’infiammazione e indurre una ROM delicata. Una volta attuato un protocollo di gestione del dolore e quando il livello di comfort del pet è soddisfacente, l’obiettivo potrebbe evolversi verso l’incorporazione di esercizi terapeutici e il miglioramento del livello di attività del cane 6. In questa fase, man mano che il cane acquisisce maggiore mobilità, si possono suggerire alcune opzioni per migliorare il comfort e la praticità: ad esempio, è essenziale tagliare regolarmente le unghie, poiché gli artigli troppo lunghi possono influire sulla normale biomeccanica delle dita; l’uso a casa di tappetini antiscivolo impedisce che l’animale scivoli, con il rischio di comprometterne la fiducia (a questo fine possono essere anche utili cuscinetti plantari antiscivolo per le dita e le zampe); l’innalzamento delle ciotole per l’acqua e il cibo garantisce il comfort del paziente (Figura 5); inoltre, i movimenti sono facilitati da ausili per il sollevamento e pettorine per cani.
Figura 5. Fornire ciotole rialzate per l’acqua e il cibo può aiutare il cane a mangiare più comodamente.
© Shutterstock
Il movimento articolare accompagnato dalla contrazione muscolare definisce la gamma di movimenti attiva (AROM) e questa tecnica può essere eseguita quando il cane è in grado di iniziare il movimento da solo. L’obiettivo è amplificare il movimento per creare una ROM pronunciata, aumentare il movimento tissutale, e migliorare la funzione delle articolazioni e degli arti 7. Ed è qui che inizia il divertimento! Utilizzando materiali limitati o nulli, è possibile svolgere esercizi coinvolgenti anche a casa. Tre esempi comuni di esercizi terapeutici includono la danza, i passaggi da seduti a in piedi e i cavalletti da scavalcare:
Figura 6. La danza stimola il carico del peso, la stabilità e la ROM attiva, sia dell’articolazione dell’anca che di quella del ginocchio; gli arti anteriori vengono sollevati da terra per attivare il carico del peso.
© Cynthia Mercier
Figura 7. Danzare con una palla medica favorisce il carico del peso sugli arti posteriori e stimola la stabilità nella parte superiore del corpo. © Cynthia Mercier
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Figura 8. Gli esercizi con passaggio da seduti a in piedi aiutano a rafforzare il movimento delle articolazioni del ginocchio e dell’anca; il focus deve stare sulla posizione retta, ovvero quella in cui il paziente è seduto con le zampe anteriori dritte e le ginocchia flesse simmetricamente.
© Cynthia Mercier
Figura 9. Se il paziente ha difficoltà ad alzarsi dalla posizione seduta, il passaggio da seduti a in piedi può essere effettuato con il posteriore su un gradino.
© Cynthia Mercier
Figura 10. I cavalletti favoriscono una certa estensione articolare facendo sì che il paziente scavalchi le aste.
© Centre ANIFORME – Élise Renault-Roy
Grazie alla collaborazione con uno specialista in riabilitazione, i pazienti possono trarre beneficio dalle ulteriori modalità terapeutiche indicate di seguito. Elettroterapia (NMES, TENS, ultrasuonoterapia) favorisce il sollievo dal dolore, la contrazione muscolare, la guarigione dei tessuti molli e altro ancora 11. I laser terapeutici utilizzano onde luminose con una specifica lunghezza d’onda per indurre la fotobiomodulazione, che comporta la modifica di alcuni aspetti fisiologici delle cellule e dei tessuti: l’assorbimento della luce da parte dei componenti cellulari innesca l’emissione di elettroni e stimola le cellule, favorendo processi come ad esempio la crescita, la proliferazione, la migrazione e la riparazione dei tessuti 12. I tapis roulant subacquei (Figura 11) utilizzano la resistenza dell’acqua per migliorare forza, ROM e resistenza fisica, beneficiando al contempo della spinta idrostatica per minimizzare il carico del peso e il dolore 13.
Figura 11. Al giorno d’oggi, i tapis roulant subacquei sono ampiamente disponibili e possono essere molto utili: la resistenza dell’acqua favorisce un migliore sviluppo della forza, della ROM e della resistenza fisica, mentre la spinta idrostatica minimizza il carico del peso e il dolore.
© Shutterstock
Nutrizione e riabilitazione vanno di pari passo. Riconoscere l’obesità come un potenziale rischio per altre malattie nei cani può aumentare la consapevolezza e sottolineare l’importanza dello screening sanitario. Grazie alle intuizioni derivanti dagli studi di ricerca sui cani, i Medici Veterinari possono rafforzare il proprio sostegno all’attuazione di programmi più efficaci per prevenire l’obesità e promuovere la perdita di peso 14. L’American College of Veterinary Nutrition (ora American College of Veterinary Internal Medicine) ha sviluppato il “Circle of Nutrition” (circolo della nutrizione) che include le tre componenti seguenti 15:
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I programmi di riabilitazione efficienti possono aiutare in molte circostanze, ma è comunque importante un monitoraggio adeguato per garantire esiti positivi e dare priorità al benessere del paziente. I tecnici veterinari possiedono un ampio ventaglio di competenze e possono svolgere un ruolo cruciale sfruttando la loro competenza tecnica e le loro capacità comunicative per fornire il miglior supporto al team di Medici Veterinari, ai pazienti e ai rispettivi proprietari durante l’intero processo di riabilitazione.
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Cynthia Mercier
Cynthia Mercier è RVT (Registered Veterinary Technician) ha conseguito la laurea al Boreal College Scopri di più
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