Diagnosi
Una diagnosi affidabile di toxoplasmosi può essere problematica. Le anomalie ematologiche osservate nei gatti affetti possono includere anemia non rigenerativa, leucocitosi, linfocitosi, monocitosi, ed eosinofilia. Le infezioni gravi possono anche causare leucopenia, e soprattutto una neutropenia con spostamento a sinistra degenerativo. Le alterazioni del profilo biochimico sierico e dei valori urinari dipendono dagli organi coinvolti 6.
Come strumento diagnostico, il rilevamento delle oocisti di T. gondii nelle feci come test unico non è raccomandato, dati il breve periodo di disseminazione degli ospiti felini e la somiglianza microscopica delle oocisti di T. gondii con altri parassiti 4,7. Inoltre, l’identificazione delle oocisti nelle feci non è correlata allo sviluppo della malattia clinica nei gatti 2. Al contrario, i test sierologici sono raccomandati per la diagnosi ante-mortem definitiva, e titoli elevati di IgM (>1:256) sono generalmente compatibili con un’infezione recente da T. gondii. In alternativa, si possono utilizzare titolazioni in duplicato delle IgG (valutate a distanza di 2-4 settimane), anche se l’interpretazione dei risultati può essere complessa (Tabella 1) 1,2. Alcuni gatti possono anche avere un’infezione cronica da T. gondii, dove le cisti tissutali si rompono e rilasciano nuovamente i bradizoiti nel circolo; tali episodi possono essere associati o meno all’escrezione di oocisti, a seconda dello stato immunitario dell’animale interessato 8.
Non è raccomandato testare i gatti sani per gli anticorpi anti-T. gondii 6, dato che in questa specie i test sierologici non sono un fattore predittivo accurato per la disseminazione delle oocisti; inoltre, quasi tutti i gatti sono effettivamente sieronegativi al momento della disseminazione attiva delle oocisti 2.
Tabella 1. Interpretazione dei risultati sierologici relativi alle IgG di T. gondii 6.