Qual è la soluzione?
Era impossibile trovare in cinque minuti una soluzione praticabile, quindi è stata intrapresa un’indagine approfondita sulle possibili opzioni. Tutto è iniziato stabilendo un piano d’intervento che prevedeva vari percorsi, tra cui:
- riciclo creativo dei sottoprodotti inutilizzati dell’industria della filettatura del pesce coinvolta nella catena degli alimenti destinati all’uomo,
- uso esclusivo di olio di pesce proveniente da fonti certificate come sostenibili da organismi indipendenti esterni come ad esempio il Marine Stewardship Council (MSC) e l’International Fishmeal and Fish Oil Organization (IFFO),
- ricerca e sviluppo di alternative innovative e sostenibili agli omega-3 EPA e DHA derivati dal pesce.
L’ultima opzione ha portato a esplorare la possibilità di utilizzare le microalghe come fonte alternativa innovativa e sostenibile di acidi grassi. Tuttavia, ciò presentava molti ostacoli che andavano superati. In primo luogo, dopo aver esaminato varie opzioni e stabilito che gli acidi grassi omega-3 a base di microalghe erano una strada praticabile da seguire, è stato necessario studiare i processi scientifici e di sviluppo per garantire che questa soluzione potesse soddisfare gli standard prestazionali pertinenti del prodotto, compresi l’appetibilità e la digeribilità. In secondo luogo, e allo stesso tempo, era necessario garantire che gli acidi grassi EPA-DHA delle microalghe fossero conformi ai requisiti normativi per l’uso nelle diete canine e feline in tutti i paesi in cui Royal Canin produce tali diete. In terzo luogo, dato che Royal Canin ha una presenza globale e requisiti significativi per EPA e DHA, una pietra miliare nella pianificazione è stata lo sviluppo di una rete di partner capace di costruire una nuova catena di approvvigionamento di microalghe con capacità sufficiente a soddisfare le esigenze.
Inoltre, era importante sviluppare la consapevolezza del pubblico su questa strategia. Le microalghe utilizzano la luce solare e l’anidride carbonica per produrre omega-3 EPA-DHA (Figura 1) e sono in effetti la fonte originaria di acidi grassi nel pesce, un fatto importante da sottolineare ai proprietari degli animali domestici. Questo, non solo sottolinea l’aspetto della sicurezza, ma anche l’importanza di ottenere acidi grassi EPA e DHA utilizzando un metodo che promuova la conservazione dell’ecosistema marino.