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Veterinary Focus

Numero 32.3 Risorse umane

Internship veterinari negli USA

Pubblicato il 10/05/2023

Scritto da Anya Gambino

Disponibile anche in Français , Deutsch , Español e English

State pensando di svolgere un internship negli USA? Questo articolo fornisce una breve guida ai vantaggi e svantaggi, come pure indicazioni su ciò che può essere offerto. 

@ Shutterstock

Internship veterinari negli USA

Punti chiave

L’internship (o “internato”) è un programma di formazione della durata di un anno intrapreso subito o poco dopo la laurea, e serve a fornire una formazione con mentore in un determinato contesto clinico.


Prima di intraprendere un internship, vanno considerati i costi complessivi del programma.


I datori di lavoro preferiscono spesso assumere medici veterinari che hanno completato un internship a rotazione, rispetto a chi non ne ha completato neppure uno. 


Per valutare i candidati al programma vengono utilizzati vari fattori, e i dirigenti danno di gran lunga valore maggiore alle lettere di referenza.


Introduzione 

Dire che la popolarità degli internship veterinari sta crescendo sarebbe un eufemismo. Nel 1988 c’erano 175 posizioni per internship, che comprendevano tutte le specie e le specialità, mentre nel 2021 erano 1.639. Ma quando qualcuno sta valutando di candidarsi per un posto, una domanda spicca tra le altre: è la scelta giusta per me? Parlare di internship è un compito complesso; il percorso professionale che mi ha portato a coprire l’attuale posizione di specialista certificata in Medicina d’emergenza e terapia intensiva dei piccoli animali, ha comportato il completamento di un internship a rotazione e un residency sui piccoli animali dopo aver conseguito la laurea come DVM, e io sostengo fortemente tali attività. In qualità di Intern Mentor (mentore dei medici veterinari interni) e avendo precedentemente lavorato come Direttore dei programmi di internship, credo di aver colto sia i vantaggi che gli svantaggi di tale offerta. A parte tutto, e oltre ad apportare enormi benefici a livello clinico, un internship insegna come lavorare con le persone che non ci piacciono, come risolvere le indecisioni, e come gestire i pazienti i cui proprietari non intendono rivolgersi allo specialista. Aumenterete la fiducia in voi stessi e imparerete a essere efficienti, scoprirete come trovare le risposte alle domande difficili o apparentemente impossibili, e come valutare la letteratura scientifica. La vostra capacità di comunicare in modo rapido ed efficace aumenterà, ed è auspicabile che riusciate a farvi delle amicizie per tutta la vita (Figura 1). Tuttavia, questo articolo intende aiutare i medici veterinari e gli studenti di veterinaria che stanno considerando l’internship come passo successivo nel loro percorso professionale, a prendere una decisione veramente informata; inoltre, sebbene si parli della situazione negli USA, molte delle informazioni riguardano anche gli altri Paesi.

Un vantaggio dell’internship è l’incontro con persone del team che potrebbero diventare amici per la vita

Figura 1. Un vantaggio dell’internship è l’incontro con persone del team che potrebbero diventare amici per la vita. 
© Shutterstock

Cos’è un internship?

L’organo direttivo negli Stati Uniti, l’American Association of Veterinary Medical Colleges (AAVMC), definisce l’internship (o “internato”) veterinario come un programma di formazione della durata di un anno intrapreso subito o poco dopo la laurea da un DVM, o analogo programma equivalente, allo scopo di fornire ai medici veterinari una formazione con mentore in un determinato contesto clinico 1. Gli internship a rotazione consentono al medico veterinario di passare da una specialità all’altra tra quelle offerte in una struttura, o un insieme di strutture; al contrario, l’internship specialistico viene completato in una specifica area settoriale riconosciuta dall’American Board of Veterinary Specialties (o ente equivalente fuori dagli USA) 1.

In origine, molti dei programmi di internship erano offerti attraverso le Facoltà di Medicina veterinaria, con l’obiettivo esplicito di preparare i medici veterinari alla formazione specialistica continua attraverso borse di studio o residenze. Nel tempo, un numero crescente di strutture private ha iniziato a offrire tali programmi (Figura 2). In questo periodo di crescita del programma, sono calate le lamentele riguardanti la qualità degli internship, il tempo limitato per tutoraggio e formazione, e il turnover di interni che fungeva da fonte di manodopera a bassa retribuzione. L’espansione aziendale nel settore veterinario, e il desiderio di assumere e trattenere i talenti specializzati, hanno contribuito probabilmente ai tipi e al numero di programmi offerti, inclusa l’introduzione di internship specialistici, che sono passati da 241 posizioni nel 2014 a 610 nel 2021, cioè un aumento di 2,5 volte 1.

Confronto candidati verso posizioni per gli internship a rotazione in medicina e chirurgia dei piccoli animali, 2014-2021

Figura 2. Confronto candidati verso posizioni per gli internship a rotazione in medicina e chirurgia dei piccoli animali, 2014-2021. 
© Dati di VIRMP/Anya Gambino

Quanto sono popolari gli internship?

A partire dal 2021, per gli internship a rotazione sui piccoli animali esistono più posizioni che candidati, e nel 2020 è stato registrato un record di 312 posizioni vacanti nel “match day” (giorno dell’abbinamento) per i programmi di internship 1. Ciò solleva la questione di cosa occorra cambiare, in particolare nelle strutture private, dove il “match rate” (tasso di abbinamento) (definito come la probabilità che un candidato sia abbinato a un programma) di internship a rotazione in medicina e chirurgia dei piccoli animali è sceso dall’82,5% nel 2014 al 61,7% nel 2021, mentre i “match rate” universitari sono rimasti superiori al 90% nello stesso periodo 1. Non esiste una risposta semplice; un suggerimento comune è migliorare l’equilibrio tra lavoro e vita privata durante l’internship, ma molti potrebbero sostenere che non è un obiettivo realistico per un anno di questa attività. Io suggerirei di migliorare stipendi e benefit, enfatizzare le soluzioni di tutoraggio e salute mentale, rimuovere la non concorrenza dai contratti, e sostenere la remissione o il differimento del prestito durante l’anno di internship per rendere più attraenti questi programmi. Un’alternativa è l’idea di istituire programmi tipo “bootcamp” (centro di addestramento reclute), che offrono una formazione mirata in tempi più brevi per aiutare il medico veterinario ad avere una carriera lavorativa redditizia 2.

Quali sono i costi?

Negli ultimi 10 anni, l’American Veterinary Medical Association (AVMA) ha rilasciato i dati economici sul costo finanziario di un internship, e la loro presa di posizione più recente prevede che i candidati scelgano programmi tali da dimostrare un chiaro percorso per l’avanzamento di carriera 3,4,5. Quindi, sebbene questo articolo non intenda concentrarsi sul problema del debito per i giovani medici veterinari, è importante considerare l’impatto del debito e come questo contribuisca alla decisione di completare un internship. Un’indagine AVMA su 3.243 studenti prossimi alla laurea nel 2020 in 30 programmi di formazione veterinaria negli USA ha rivelato un indebitamento medio di circa $160.000 (Figura 3) 6; inoltre, occorre notare che 480 dei 2.859 intervistati che hanno dato informazioni sul proprio debito hanno riferito di non avere alcun debito di formazione, il che altera alquanto le cifre. (Inoltre, le scuole accreditate AVMA fuori dagli USA, tra cui Ross e St. George nei Caraibi, sono escluse da questi dati, e i loro studenti hanno indebitamenti superiori; un sondaggio del 2018 ha mostrato che i loro laureati hanno un debito medio di circa $295.000 7.) Esiste anche una certa evidenza secondo cui i livelli di indebitamento variano a seconda dell’etnia e del sesso del candidato 8.

Distribuzione complessiva del debito dei laureati in Medicina veterinaria nel 2020

Figura 3. Distribuzione complessiva del debito dei laureati in Medicina veterinaria nel 2020. 
© Dati di AVMA/Anya Gambino

Se appartenete alla fortunata minoranza di laureati che non ha un debito di formazione significativo, questo potrebbe consentire un maggiore respiro finanziario dopo il completamento dell’internship. Tuttavia, per la maggior parte dei laureati, è fondamentale calcolare l’impatto finanziario di un anno di internship. Questo deve includere il calcolo degli interessi maturati sui prestiti agli studenti, e come questo può aumentare i rimborsi mensili o la tempistica di rimborso. Inoltre, va considerato il mancato reddito derivante da un anno privo di stipendio di livello professionale. Nel 2021, lo stipendio medio di un componente di struttura privata era di $92.704, mentre lo stipendio medio di un interno era di $36.433 6. Il rapporto indebitamento/reddito (DIR) alla laurea è in aumento nel settore veterinario (Figura 4), ed è maggiore per le donne rispetto agli uomini 9. Tali considerazioni sono ancora più importanti per i candidati che intendono passare a un residency, poiché queste iniquità finanziarie saranno amplificate negli ulteriori 3-4 anni di formazione. Esiste una reale preoccupazione per il futuro dell’internship e della medicina specialistica e cioè che sarà limitato al 15-20% dei laureati che escono dalla formazione con oneri del debito bassi o nulli.

Infine, è importante riconoscere anche il costo umano che i programmi di internship possono avere sulla nostra vita personale; che si parli di ritardare il matrimonio, avere figli, o prendersi cura dei genitori anziani, un anno trascorso lavorando 50-80 ore alla settimana non favorisce un buon equilibrio tra lavoro e vita privata 10.

Rapporti indebitamento/reddito (DIR) per i laureati in Medicina veterinaria nel periodo 2001-2020

Figura 4. Rapporti indebitamento/reddito (DIR) per i laureati in Medicina veterinaria nel periodo 2001-2020 (da 9). 
NB: le due linee tratteggiate sono le linee del migliore adattamento. Le cifre monetarie sono adeguate al valore del dollaro USA per il 2014.
© Dati di AVMA/Anya Gambino

Quali sono le prospettive occupazionali?

Dal punto di vista del datore di lavoro, i medici veterinari che hanno completato un internship a rotazione sono preferiti alle controparti che non ne hanno completato alcuno, e si può sostenere che in alcuni casi l’internship sia quasi obbligatorio (Figura 5). I programmi di internship aziendale possono avere vantaggi aggiuntivi, sia per l’interno che per l’azienda. Molte aziende che offrono internship utilizzano anche i loro laureati come pool di medici veterinari qualificati da inserire nella propria organizzazione, e gli interni con recensioni favorevoli possono avere la priorità per i posti di residency o di internship specialistico, sia nell’organizzazione aziendale stessa, sia in un residency sponsorizzato presso una Facoltà di Medicina veterinaria. Tali residency sponsorizzati dovrebbero essere considerati attentamente, poiché sono associati a un periodo di servizio da svolgere presso lo sponsor aziendale, generalmente compreso tra 3 e 5 anni, e non è detto che si possa negoziare la sede o l’ubicazione geografica della struttura che gestisce tale tipo di formazione. Tali dettagli vanno concordati per iscritto prima di prendere qualsiasi impegno, comprese le informazioni sulle clausole di non concorrenza. 

Il vecchio adagio che “un anno di internship fornisce l’equivalente di cinque anni di esperienza clinica” deve essere bilanciato con la qualità dell’internship, cosa che vale sia per l’interno che per il datore di lavoro. Sebbene AVMA e AAVMC forniscano linee guida per gli internship non esiste un organismo che monitori i programmi al fine di garantire che siano conformi ai piani stabiliti nella descrizione 1.

Occorre inoltre ricordare che, oggi, la medicina veterinaria è così complessa che non c’è modo di imparare tutto ciò che serve per l’abilitazione e per la pratica durante il percorso universitario, ma non è neppure detto che vedrete necessariamente ogni possibile condizione nel contesto di un internship. Inoltre, il livello di esperienza acquisito da un internship può variare a seconda del programma selezionato. 

Quando si fa domanda per un internship, sebbene il posizionamento dello studente nella graduatoria basata su rendimento e GPA o i voti possano sembrare intuitivamente i fattori più importanti, i direttori del programma valutano effettivamente più di ogni altra cosa le lettere di referenza

Figura 5. Quando si fa domanda per un internship, sebbene il posizionamento dello studente nella graduatoria basata su rendimento e GPA o i voti possano sembrare intuitivamente i fattori più importanti, i direttori del programma valutano effettivamente più di ogni altra cosa le lettere di referenza. 
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Procedura e tempistica per la candidatura

Analizziamo ora le procedure e le tempistiche coinvolte nella candidatura. In primo luogo, la maggior parte (ma non tutti) gli internship negli USA sono elencati nel Veterinary Internship and Residency Matching Program (VIRMP), spesso chiamato “the match” (l’abbinamento) – vedere www.virmp.org. Gli internship e le residency (ad es. molti programmi per giardini zoologici, medicina di laboratorio, e animali esotici) possono essere elencati anche altrove (indicati come “outside the match” (fuori abbinamento) e poiché lavorano con tempistiche proprie e hanno requisiti di applicazione variabili, non esiste una guida standard sui modi per candidarsi. Tuttavia, dovreste affrontare questi programmi in modo non diverso da quelli disponibili tramite VIRMP, e non dovrebbe esserci alcuna differenza in termini di qualità percepita o reale tra i programmi “inside the match” e “outside the match” (in abbinamento e fuori abbinamento).

Il processo di candidatura di VIRMP si apre nell’autunno dell’anno precedente l’inizio del programma; quindi per i candidati 2024, il periodo per la domanda di internship inizia nell’ottobre del 2023, quando i programmi elencano le rispettive informazioni consentendo ai candidati di inserire i propri dati a partire da novembre, e dura fino a febbraio del 2024 se il programma resta simile a quello del 2023. La pagina iniziale di VIRMP ha un calendario di date importanti, sia per le istituzioni che per i candidati. L’inserimento sul sito Web delle informazioni sui programmi inizia circa un mese prima che i candidati possano iscriversi al “match” (abbinamento); quindi ci sarà un periodo di 2-4 settimane per esaminare i programmi e assicurarsi di volersi candidare tramite VIRMP. C’è anche un periodo di recesso per i candidati e i programmi se cambia qualcosa che impedisce a voi (o loro) di impegnarsi nel “match process” (procedura di abbinamento).

Cosa mettere nella vostra domanda? Ci sono le vostre informazioni di base, come le informazioni di contatto, l’università in cui vi siete laureati, l’area clinica di interesse, e l’idoneità al lavoro negli USA o in Canada. I curriculum devono essere inviati elettronicamente dalla vostra Facoltà ed è consigliabile avviare in anticipo la procedura per evitare ritardi. Poi ci sono cose che richiedono più lavoro di redazione, tra cui la descrizione personale, il curriculum vitae (CV), e le lettere di referenza. 

Una recente revisione del “match process” (procedura di abbinamento) per internship e residenze ha chiesto alle istituzioni come utilizzano svariati fattori per valutare i candidati al programma 11. Sono stati considerati sei fattori, tra cui il GPA (Grade Point Average, media dei voti), i voti nell’ambito di un’area specialistica, il colloquio, la descrizione personale, il posizionamento dello studente nella graduatoria gerarchica, in base al rendimento o al GPA, e il CV. Sebbene il posizionamento dello studente nella graduatoria o i voti possano sembrare intuitivamente i più importanti, i direttori del programma valutano effettivamente più di ogni altra cosa le lettere di referenza; poi vengono il colloquio, il CV e la lettera di presentazione che sono considerati più importanti del GPA e del rango della classe. Utilizzate queste informazioni di conseguenza, e dedicate tempo a queste parti della vostra domanda, chiedendo il contributo dei mentori.

Sono consentite non meno di tre e non più di quattro lettere di referenze, e la loro qualità conta più della quantità. È importante scegliere con cura colui che scriverà le vostre lettere; come minimo, dev’essere un relatore disposto a produrre una lettera favorevole e che vi conosca abbastanza bene da scrivere qualcosa di significativo. Esiste un modulo standardizzato chiamato SLOR (Standardized Letter Of Recommendation, lettera di referenza standardizzata) da compilare, che include domande riguardanti da quanto tempo vi conosce, la vostra base di conoscenze, e la vostra capacità di lavorare in una clinica o in team, oltre a un breve paragrafo (400 parole) per arricchire il questionario standard.

Ci sono due errori comuni che i candidati devono evitare. Il primo è quando contattate in ritardo colui che dovrebbe scrivere le lettere durante la procedura di candidatura e poi questo rifiuta, obbligandovi a interagire con qualcuno che non vi conosce bene o che potrebbe scrivere in modo meno favorevole. Il secondo è quando contattate qualcuno che ha una posizione di rilievo ma che non vi conosce molto bene, il che potrebbe produrre una lettera di scarsa qualità o generica. Chiedete sicuramente ai medici veterinari con cui avete collaborato durante la pausa estiva, fatto ricerche, o comunque lavorato prima di entrare nella Facoltà di Medicina veterinaria, ma assicuratevi di includere anche quelli che lavorano con voi durante i turni della clinica in cui operate. È utile rivolgersi al potenziale referente del vostro anno clinico all’inizio di una rotazione; questo gli consente di annotare nella lettera di referenza aspetti importanti che vanno oltre la valutazione accademica standard. Proprio per questo motivo, pianificate specifiche rotazioni all’inizio del vostro anno clinico se sono essenziali per il vostro percorso professionale pianificato. Siate pronti a fornire al redattore il CV e la descrizione personale; inoltre, se fate domanda dopo un periodo di tempo lontani dall’istituto, aggiornatelo sulle vostre attività post-laurea. Infine, vale la pena di notare che la redazione di una lettera può richiedere tempo, quindi niente panico: sarete avvisati quando gli SLOR sono stati presentati.

Anya Gambino

Il vecchio adagio che un anno di internship fornisce l’equivalente di cinque anni di esperienza clinica deve essere bilanciato con la qualità dell’internship stesso e l’impegno di chi lo esegue.

Anya Gambino

Una volta completate le pratiche burocratiche per la domanda, il passaggio successivo consiste nel classificare i programmi disponibili con occhio critico 12. Ci sono alcuni semplici filtri da applicare per primi: il tipo di specie trattata e il tipo di programma (internship a rotazione, internship specialistico, residency). Ma prima di andare troppo oltre, vi consiglio di stilare liste di “aspetti indispensabili” e liste di “aspetti ideali”. Questi possono cambiare nella procedura di abbinamento, ma la lista degli indispensabili vi consentirà di creare un ampio pool di programmi da considerare, mentre la lista degli ideali vi aiuterà a classificarli. Potreste scoprire che la lista degli indispensabili non è realistica, e questo può anche normalizzare le vostre aspettative per un anno di internship. La mia breve lista di aspetti indispensabili raccomandati per un programma è:

  • Uno o più direttori dei programmi di internship reattivi e coinvolti,
  • Gestione ospedaliera che dia supporto a livello locale e, se applicabile, regionale,
  • Tutoraggio strutturato, 
  • Servizi specialistici a supporto dell’internship. 

Un altro fattore chiave è lo standard del personale di supporto dell’ospedale, poiché è difficile svolgere un internship senza un valido aiuto da parte di tecnici, assistenti, ufficio finanziario, e personale della reception. Non ci sarebbe forse bisogno di dirlo, ma anche i benefit e lo stipendio associati alla posizione devono rientrare nella vostra lista degli aspetti indispensabili. 

Detto questo è il momento per un po’ di lavoro d’indagine. Questo può essere affrontato utilizzando un tipico protocollo SOAP (Subjective, Objective, Assessment, Plan, soggettivo, obiettivo, valutazione, piano), come descritto nella Figura 6. Iniziate dalla descrizione del programma scelto, che è stato ovviamente descritto con intento promozionale, quindi esaminate in modo critico il sito Web della struttura e i rispettivi social media. Chiedete di parlare con gli interni e con i laureati nel programma, poiché avranno punti di vista diversi sullo stesso, e possono dare consigli sull’equilibrio tra formazione e lavoro, sui turni supervisionati con tutoraggio contro periodi con supervisione minima o nulla. Alcuni di questi dati sono oggi disponibili tramite VIRMP, che dispone finalmente di sondaggi di uscita dai loro programmi degli interni laureandi. Se siete interessati a perseguire una formazione specialistica, analizzate quanti laureati del programma di internship sono stati abbinati ad un residency, e assicuratevi che la struttura impieghi specialisti affermati nella vostra area di interesse. Cercate ex studenti della vostra scuola che potrebbero aver completato un programma di vostro interesse e chiedete la loro opinione. Questa è la vostra opportunità per confrontare il programma promesso con quello effettivamente erogato.

Figura 6. Il SOAP per un programma di internship.

Soggettivo
  • Descrizione del programma
  • Colloquio
  • Sito Web o profilo sui social media
  • Stage o visita in sede di un giorno
Obiettivo
  • Piano di tutoraggio
  • Profilo specialistico 
  • Stipendio e benefit
  • Punteggio della laurea
  • Attrezzature e profili del personale di supporto
  • Dati dell’intervista di uscita di VIRMP
Valutazione
Questo soddisfa i criteri della “lista di aspetti indispensabili” e, in tal caso, come si colloca nella “lista di aspetti ideali”?
Piano
Aggiungere il programma alla graduatoria o abbandonarlo

 

Negli ultimi 5-10 anni, molti programmi di internship hanno abbandonato il concetto di tempo clinico privo di supervisione o di tutoraggio per gli interni, e le preoccupazioni relative alla responsabilità hanno accelerato tale tendenza. Anche se il concetto di “unico responsabile” può essere scoraggiante e aumentare la possibilità di errori, ricordate che se scegliete una struttura privata dopo un anno di internship, l’aspettativa del datore di lavoro è che non sarà più necessario alcun intervento. Alcuni programmi possono includere turni da “unico responsabile” di notte per gli interni giunti alla seconda metà della formazione, il che può essere visto come aspetto negativo, ma questo può farvi diventare un medico veterinario migliore. Se i turni sono sempre supervisionati, chiedete come il programma elimini gradualmente la rete di sicurezza data dalla supervisione del personale veterinario e promuova un processo decisionale indipendente, che è vitale per il vostro sviluppo. 

Un direttore di programma potrebbe contattarvi per programmare un colloquio dopo aver esaminato la vostra domanda, e voi potete fare lo stesso se avete visto una descrizione promettente del programma. Tenete presente che i direttori sono molto impegnati e devono bilanciare i propri doveri clinici con i doveri di selezione per il programma; quindi, una volta impostate una data e un’ora, evitate di cambiarle a meno che non abbiate una vera emergenza. Questi colloqui durano spesso circa 30 minuti, e si svolgono sempre più online anziché faccia a faccia, ma qualunque sia il formato dovete essere professionali per quanto riguarda abbigliamento e presentazione. Preparate un elenco di due o tre domande da fare al direttore alla fine del colloquio; la mancanza di domande è una bandiera rossa, ma lo sono anche troppe domande che allungano il tempo del colloquio.

Potreste anche programmare una visita di una giornata presso la struttura, a seconda delle vostre rotazioni cliniche e del budget per gli spostamenti. Se ciò è impossibile, non lo ritengo generalmente un fattore a sfavore per i candidati agli internship a rotazione; le visite in sede sono molto più importanti per i candidati all’internship specialistico e al residency. Molti ospedali avevano anche programmi di stage pre-COVID ed è auspicabile che questi riprendano, poiché possono essere un modo strategico per presentarsi per un programma di internship, anche se richiedono una pianificazione anticipata. Assicuratevi di avere rotazioni aperte nei periodi di punta per le visite esterne (da agosto a dicembre), siate puntuali, trattate bene tutto il personale, indossate un badge con il nome, e non toccate il vostro smartphone mentre lavorate. Se non siete sicuri dell’abbigliamento più adatto, chiedete se sono raccomandati abbigliamento o camici professionali per la visita in sede, come pure per le visite da svolgere durante l’internship specialistico e il residency; quindi presentatevi con un abbigliamento professionale e portatevi un camice nel caso in cui siano necessari. 

Una volta che avete svolto le vostre ricerche, valutate ogni singolo programma, iniziando con gli aspetti indispensabili. Eliminate i programmi che non hanno aspetti indispensabili, e poi classificate i programmi restanti dalla prima scelta all’ultima. È di fondamentale importanza escludere dalla lista tutti i programmi che non volete, poiché correte il rischio di essere abbinati all’ultima scelta che avete tenuto come “ultima spiaggia”, anche se sapevate che non soddisfaceva la vostra lista di indispensabili.

Ottenere una sistemazione

Dovrete aspettare un po’ di tempo dopo aver classificato i vostri programmi e aver completato la presentazione della domanda, ma il “Match Monday” (lunedì dell’abbinamento) è il giorno in cui vengono pubblicati i risultati dell’abbinamento di candidati e programmi. Durante l’accesso al vostro account VIRMP, scoprirete di aver ottenuto il programma per l’anno successivo, o di non essere stati abbinati. Se siete stati abbinati, è facile che siate presto contattati dal Direttore dei programmi di internship, talvolta per telefono o SMS, più spesso via e-mail. Se non siete riusciti a ottenere l’abbinamento, potreste sentirvi demoralizzati e scegliere di non andare avanti su questa strada; state tranquilli, va bene così, troverete comunque un lavoro. Non sentitevi costretti a cercare i programmi che sono ancora disponibili solo perché lo stanno facendo altri compagni di classe non abbinati. Tuttavia, se siete delusi, ricordate che esistono ancora molte opportunità per i vostri piani di internship. Tornate alle liste degli aspetti indispensabili e degli ideali e iniziate a vedere quali programmi disponibili sono idonei; questo processo viene chiamato “the scramble” (la mischia). Ci sarà da analizzare una lista di candidati non abbinati ai programmi, e una lista di programmi non abbinati ai candidati. Vale anche la pena di fare una rapida scansione di questa lista per assicurarsi che non appaiano i programmi che avete classificato, poiché questo può causare errori. Controllate spesso le e-mail di VIRMP, poiché è probabile che ci siano molti direttori che vi chiedono un colloquio o una discussione del loro programma. In questo caso, la chiave non è sentirsi obbligati a prendere una decisione immediata; anche se il tempo è limitato, eseguite un altro SOAP e fidatevi dell’istinto se ricevete sensazioni negative da un programma. Negli ultimi anni, c’è stato il “mercato dei candidati”, con più posti vacanti nei programmi rispetto al numero di candidati non abbinati per riempire i posti. 

Conclusione

Questo articolo tenta di offrire informazioni imparziali sugli internship veterinari e consente forse ai promettenti candidati di avere un’utile tabella di marcia. Gli internship veterinari attuali hanno molti problemi, ma esistono programmi di qualità con obiettivi autentici. Un internship vi insegnerà molte cose, e non solo questioni cliniche, ma anche abilità essenziali che ogni medico veterinario dovrebbe avere; inoltre, man mano che la pratica veterinaria cambia, le abilità acquisite possono esservi molto utili in una professione sempre più impegnativa. A prescindere dal vostro percorso, ricordate che valete gli investimenti che avete fatto su voi stessi, e la comunità veterinaria sarà felice di accogliervi.

Riferimenti

  1. AAVMC. https://www.virmp.org/Home/VIRMPInfo

  2. Blue Pearl. https://bluepearlvet.com/wp-content/uploads/2020/01/OP_Med_emERge_Flyer_587960179_FIN.pdf 

  3. Gordon ME, Lloyd JW, Harris-Kober DL. Comparison of long-term financial implications for five veterinary career tracks. J. Am. Vet. Med. Assoc. 2010;237(4):369-375. 

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  10. Larkin M. It takes a village for veterinarian parents to make it work. J. Am. Vet. Med. Assoc. 2020;257(8):776-777.

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  12. Smith BP, Sweeney CR, Ihrke PJ. Finding the fit: selecting an appropriate veterinary internship. J. Vet. Med. Educ. 2006;33(1):121-124. 

Anya Gambino

Anya Gambino

La Dr.ssa Gambino ha conseguito la laurea alla Cornell Veterinary School nel 2008 Scopri di più

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